Come trarre spunto dalle nuove regole del rientro a scuola per fare lezione di Educazione civica in tutte le classi

Il rientro a scuola, dopo la lunga chiusura dovuta all’emergenza sanitaria, sta avvenendo tra l’emozione e la gioia dei bambini, che finalmente hanno la possibilità di ritrovarsi e riscoprire il piacere di stare insieme. Anche se a certe condizioni.
Indubbiamente, non prestare la propria gomma al compagno che l’ha persa, oppure indossare la mascherina allontanandosi dal banco anche solo per temperare la matita, sono comportamenti inusuali per i nostri alunni, cui stiamo chiedendo di imparare a gestire la propria spontaneità.
Tuttavia, questa insolita esperienza può essere l’occasione per introdurre le nostre prime lezioni di Educazione civica nello spirito partecipativo che le Linee guida sollecitano: potremo proporre il tema delle regole, partendo proprio da quelle che garantiscono la sicurezza personale e dei compagni in questo periodo di emergenza sanitaria.
Il tema delle regole
Giochiamo insieme ai più piccoli
Riprendiamole, dunque, e con i più piccoli i bambini giochiamoci: per esempio, inventiamo tutti insieme un gesto simpatico per ognuno dei comportamenti da tenere e utilizziamolo ogni volta che sarà necessario (una mano all’altezza della bocca per ricordare l’importanza della mascherina, lo sfregamento delle mani per il lavaggio e così via) richiamandoci così in modo lieve al loro rispetto.
Passiamo poi a parlare più in generale di regole in ambito scolastico, facendo degli esempi attinti dai vissuti personali (la regola del silenzio durante una verifica, quella di non alzarsi da tavola durante il pranzo in mensa, un gioco malriuscito a causa di una regola non rispettata…).

Facciamo capire ai più grandi il significato delle regole
Ai più grandi facciamo notare la relazione tra regola, individuo e gruppo: le regole hanno sempre a che fare con un gruppo di persone, e il mancato rispetto di una norma da parte di uno o più componenti del gruppo produce effetti sull’intero gruppo (è l’esempio del gioco malriuscito).
Registriamo, filmiamo, verbalizziamo per iscritto e con i disegni il risultato di queste conversazioni per iniziare a costruire il nostro libro o prodotto multimediale sul tema.

Cerchiamo di definire il concetto di regola
Allarghiamo, poi, il cerchio e consideriamo altri contesti in cui vigono delle regole: in famiglia, al parco, nel gruppo sportivo o al cinema.
Insieme ai più grandi cerchiamo anche di dare una definizione di regola, per poi confrontarci nel gruppo sull’utilità delle regole stesse. Quest’ultimo argomento si presta per essere trattato anche con i più piccoli, a partire da situazioni semplici (per esempio, perché è utile rispettare i turni nell’uso di un gioco, così da non bisticciare).
Le considerazioni collettive potranno essere raccolte in vario modo e andranno ad arricchire la produzione che stiamo realizzando.
Chi stabilisce le regole?
Valutiamo se soffermarci poi sulla forma delle regole: orali, scritte, iconiche, organizzando una caccia alle regole – su riviste, in internet, per strada per scoprirne la varietà in differenti contesti (come nei cartelli stradali, il classico vietato calpestare le aiuole).

Con i più grandi affrontiamo un ulteriore aspetto: chi stabilisce le regole? E, una volta stabilite, le regole sono immutabili? Il sussidiario di Storia a questo proposito ci può offrire tanti spunti per approfondire l’argomento e per capire che le regole mutano con il mutare delle necessità.
Quando rispettare diventa più facile
Concludiamo quindi con una riflessione che ci permetterà di ricollegarci al punto da cui eravamo partiti: tutti noi accettiamo più facilmente di rispettare le regole, se le riteniamo giuste e soprattutto eque, proprio come in questo momento.
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