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Universal Design for Learning

È possibile rendere accessibile l’intero processo didattico e non solo i singoli contenuti? Universal Design for learning (“progettazione universale per l’apprendimento”) risponde a questa domanda e consente di progettare esperienze di apprendimento realmente inclusive.

Universal Design for Learning - Scuola primaria

La progettazione universale

Universal design (“progettazione universale”) è un’idea introdotta dall’architetto americano Ronald L. Mace (1941 – 1998), affetto da poliomielite fin da bambino e costretto quindi a muoversi in carrozzina.

Si tratta di un metodo di lavoro che punta a progettare oggetti e servizi che siano utilizzabili e accessibili a quante più persone possibile.

Un prodotto (o un servizio) progettato secondo i sette principi base dell’Universal design deve essere:

  • equo, utilizzabile da chiunque;
  • flessibile, adatto a diverse abilità;
  • semplice e intuitivo da usare;
  • percettibile, in grado di trasmettere informazioni sensoriali;
  • tollerante all’errore, per minimizzare i rischi o le azioni non previste;
  • utilizzabile con il minimo sforzo;
  • caratterizzato da dimensioni e spazi idonei all’accesso e all’uso.

Un classico esempio di Universal design sono le rampe, utilizzabili praticamente da chiunque, a differenza della scale.

Rampa al posto delle scale - Universal Design

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, all’articolo 2, definisce la progettazione universale come:

«la progettazione di prodotti, strutture, programmi e servizi utilizzabili da tutte le persone, nella misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate».

e chiarisce che:

«la progettazione universale non esclude dispositivi di sostegno per particolari gruppi di persone con disabilità ove siano necessari».

Didattica inclusiva con Universal Design for Learning

Le intuizioni dell’architetto Mace si sono ben presto estese anche nella campo della didattica grazie all’organizzazione non-profit CAST (Center for Applied Special Technology) di Boston.

CAST ha rilasciato l’Universal Design for Learning (UDL) e le relative linee guida, che mantiene periodicamente aggiornate.

Universal Design for Learning è un framework, sviluppato su basi scientifiche, per migliorare insegnamento e apprendimento per tutte le persone.

Le Linee guida dell’UDL, invece, costituiscono una serie di suggerimenti concreti applicabili a qualsiasi disciplina, rendendo più semplice l’implementazione dell’UDL.

L’obiettivo finale è quello di garantire a tutti la pari opportunità di apprendimento.

Le Linee guida dell’UDL

UDL parte dal presupposto che non esiste lo studente “medio”. Viceversa, ogni studente apprende in modo diverso. Quindi, anziché una soluzione valida per tutti, o centrata sugli studenti “medi”, UDL propone di essere flessibili offrendo una molteplicità di opzioni.

Le Linee guida si basano su tre principi fondamentali:

  1. Coinvolgimento (il “perché” dell’apprendimento), per crescere studenti ben informati e pieni di risorse.
  2. Rappresentazione (il “cosa” dell’apprendimento), per crescere studenti strategici e orientati alla meta.
  3. Azione ed espressione (il “come” dell’apprendimento), per crescere studenti motivati e determinati.

Sono scaricabili, in versione italiana, da questa pagina.

Conclusioni

Applicare le linee guida dell’UDL significa, in buona sostanza, ridurre le barriere all’apprendimento, progettando curricoli che prevedono alternative adatte ai vari tipi di studenti.

Questo si traduce, ad esempio, nell’aumentare i feedback e quindi tener alto l’interesse, offrire diversi modi per visualizzare le informazioni e consentire agli studenti di esprimersi usando i molteplici mezzi di comunicazione oggi disponibili.

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