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Privacy a scuola

Lo scorso 15 maggio il Garante per la protezione dei dati personali (“Garante Privacy”) ha pubblicato una rinnovata versione del documento “La scuola a prova di privacy”.

Privacy a scuola

Come garantire la privacy a scuola? Il Garante Privacy ci viene in aiuto con questa pubblicazione:

Garante Privacy - La scuola a prova di privacy 2023

L’edizione 2023 di questo vademecum riguarda l’intero sistema educativo di istruzione e formazione, dalla scuola dell’infanzia all’università. Si rivolge alle istituzioni scolastiche e ai loro dipendenti e collaboratori, ai responsabili della protezione dei dati, agli studenti e alle loro famiglie.

Dalla prima versione di questo documento sono passati ormai sette anni e, soprattutto, è divenuto operativo il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Una revisione era, quindi, assolutamente necessaria.

Ma gli autori non hanno tenuto conto solo delle novità introdotte dal GDPR, ma anche dei casi affrontati con maggiore frequenza dal Garante.

Il vademecum si articola in sette sezioni:

  • Regole generali;
  • Vita dello studente;
  • Mondo connesso e nuove tecnologie;
  • Pubblicazione online;
  • Video-sorveglianza;
  • Parole chiave;
  • Approfondimenti.

Ogni sezione è trattata con linguaggio non giuridico, ma vi sono frequenti riferimenti esterni per chi ha la necessità di approfondire determinati argomenti.

Alcune tematiche sono ovviamente comuni ad altre guide sul trattamento dei dati, mentre risultano di notevole interesse le parti espressamente dedicate a situazioni e casi che si verificano a scuola.

Come garantire la privacy a scuola?

Vediamo di seguito i punti chiave del nuovo documento del Garante Privacy.

Regole generali

Alcuni esempi ci aiutano a capire come muoverci quando trattiamo i dati di altre persone, specie se minorenni.

Alcune indicazioni dovrebbero essere ovvie, altre lo sono meno, come quando si ricorda che nel predisporre l’orario delle lezioni non bisogna mai specificare, neppure attraverso acronimi o sigle, i motivi di eventuali assenze dal servizio.

Vita dello studente

Uno dei punti più interessanti di questa sezione è quello relativo ai temi in classe, quando riguardano la sfera personale e familiare dello studente.

Pensiamo a quando questi temi vengono fatti leggere in classe, oppure a quando contengono dati personali (con tutti i relativi problemi di conservazione sicura).

Sempre questa sezione ci aiuta a capire come trattare i dati relativi a disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento.

Mondo connesso e nuove tecnologie

Questa parte è particolarmente ricca e spazia dal cyberbullismo alla didattica a distanza.

Si ricorda che la registrazione di audio e immagini è solitamente consentita, ma esclusivamente per fini personali (quindi senza diffusione) e nel rispetto delle persone coinvolte.

Le singole scuole possono comunque regolare o vietare del tutto l’utilizzo dei dispositivi elettronici (smartphone inclusi).

Viene spiegato il concetto di reputazione online, anche in relazione ai contenuti che genitori condividono sui social network relativamente alla vita dei propri figli (non solo fotografie, a volte anche ecografie…).

Una particolare attenzione deve essere posta nella scelta della piattaforma per le eventuali attività didattiche a distanza.

Pubblicazione online

Un tema controverso è quello dell’obbligo di trasparenza della pubblica amministrazione, i cui relativi adempimenti non devono mettere a rischio la privacy e la dignità.

In linea di principio, la pubblicazione su Internet di documenti contenenti informazioni personali (ad esempio le graduatorie) deve avvenire rispettando i principi generali di protezione dei dati, limitandosi quindi ai dati strettamente necessari.

Video-sorveglianza

È possibile installare un sistema di videosorveglianza quando risulta indispensabile per tutelare l’edificio e i vari beni scolastici. Le riprese devono essere circoscritte alle sole aree interessate e agli orari di chiusura della scuola. Non devono mai interferire con le attività dei minori e la libertà di scelta delle modalità di insegnamento.

Parole chiave

Questa sezione è particolarmente utile perché spiega il significato dei termini più usati in ambito privacy e chiarisce alcuni dubbi, ad esempio la differenza tra reclamo e segnalazione Garante.

Approfondimenti

Oltre alla GDPR e alle altre norme probabilmente conosciute, in questa sezione è possibile trovare i riferimenti a pareri e ad altri atti del Garante che possono interessare chi si occupa di scuola.

Ad esempio è molto utile il parere sul periodo di conservazione di alcune tipologie di dati personali relativi agli studenti.

Anche la lettura delle ingiunzioni nei confronti di alcune istituzioni scolastiche aiuta a capire quali sono i limiti entro cui ci si muove quando si trattano i dati degli studenti.

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