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Giornata mondiale della gentilezza

A volte la gentilezza è confusa con la debolezza, ma noi sappiamo che essere gentili non significa farsi calpestare. Come diceva James Dean, “solo le persone gentili sono veramente forti” .

Giornata mondiale della gentilezza

La Giornata mondiale della gentilezza ci ricorda che è importante avviare presto con i bambini un dialogo e un confronto sulla gentilezza: li porteremo a capire come alcuni semplici gesti, brevi e facili parole o sguardi puri influiscano positivamente sul rapporto con gli altri, permettendo di creare un ambiente sereno in cui vivere bene insieme.

Ecco allora che il 13 novembre, Giornata mondiale della gentilezza, sarà una valida occasione per iniziare una riflessione in classe e per educare pian piano gli alunni a praticare la gentilezza.

Sarà essenziale che gli adulti siano un valido esempio per i bambini affinché si possa creare il clima giusto per respirare l’aria dolce delle buone maniere.

“Il giardino dei cuori gentili” nella Giornata mondiale della gentilezza

Proviamo a partire dal loro vissuto ponendo la seguente domanda: «Che cosa significa per te essere gentile?». Vedremo che le risposte saranno sicuramente molteplici, dalle più semplici alle più complesse, riportiamo qui alcuni esempi:

  • dire sempre ciao, buongiorno o buona sera, insomma salutare sempre;
  • dire prego;
  • dire per favore;
  • dire grazie;
  • dire scusa;
  • dire benvenuto a chi entra;
  • sorridere;
  • prendersi cura di un amico in difficoltà;
  • aiutare un compagno a fare i compiti;
  • dividere la merenda con un compagno che non ne ha;
  • invitare un compagno nuovo a giocare insieme;
  • aiutare la nonna e il nonno, la mamma e il papà;
  • telefonare a un amico quando so che è ammalato;
  • ascoltare un compagno;
  • prestare un gioco;
  • non spingere per passare per primo;
  • non urlare per avere ragione;
  • dire perdonami quando si è sbagliato;
  • dire ti perdono dopo un litigio;
  • quando qualcuno è in difficoltà dire: posso aiutarti?;
  • dire scusa il disturbo;
  • dire conta su di me, se hai bisogno chiamami;
  • dire mi dispiace;
  • dire ti voglio bene.

Prepariamo un cartellone verde da appendere in classe e tanti cartoncini colorati a forma di cuore. Invitiamo i bambini a scrivere la loro risposta sul cartoncino a cuore e a incollarlo sul cartellone.

Esso diventerà “Il giardino dei cuori gentili” della classe.

Analisi delle risposte

L’analisi delle risposte sarà lo stimolo per successive considerazioni su cosa producono tali atti o parole. Domandiamo quindi: «Cosa provi quando gli altri usano queste parole, frasi, comportamenti e gesti gentili con te?».

Questi alcuni esempi di risposta:

  • mi sento accolto e accettato;
  • sto bene;
  • sono felice;
  • provo gioia;
  • se sono arrabbiato, mi passa;
  • sento che l’altra persona è disponibile ad aiutarmi;
  • sento che desidera che io stia bene;
  • vuole ascoltarmi;
  • capisco che è premuroso con me;
  • il mio compagno mi ispira fiducia;
  • sento che il mio compagno è attento a ciò di cui ho bisogno;
  • mi passa la tristezza;
  • se ho litigato con lui, sono propenso ora a fare la pace;
  • il sorriso mi mette di buon umore.

Riflessione

Lo spazio di riflessione porterà i bambini a capire che atti, parole, sguardi gentili generano sempre risposte altrettanto gentili e un clima disteso e sereno, favoriscono l’armonia tra le persone, la condivisione, la solidarietà e la cooperazione e permettono di creare legami anche profondi.

Esortiamo allora i nostri alunni a praticare sempre la gentilezza, scopriranno che potranno godere di un maggior benessere e che saranno più felici.

Questa attività pensata per la Giornata mondiale della gentilezza rappresenta solo un primo piccolo passo. È necessario continuare a mantenere in classe un clima di serenità e pace, suggerendo modalità positive per superare i momenti di maggiore tensione (non possiamo pensare che non ci siano più piccoli litigi o discussioni!). Inoltre, essere per loro un buon esempio è certamente importante. Ricordiamoci che la gentilezza è contagiosa!

Con i più grandicelli…

Imitando il poeta

Ricerchiamo in Rete o in biblioteca la poesia di Roberto Piumini “Per fare una poesia”. Proponiamone la lettura.

Dividiamo poi gli alunni in piccoli gruppi (non più di 3-4 bambini) e invitiamoli a creare una loro poesia utilizzando la parola “gentilezza” e lo schema, opportunamente adattato, della poesia dell’autore
(qui sotto riportato).

Per fare la gentilezza
si prende una G
come ………………..
poi si prende una E
come ……………………..
poi si prende una N
come …………………
poi si prende una T
come ……………………
poi si prende una I
come ……………………
poi si prende una L
come ………………….
poi si prende una E
come …………………..
poi si prende una Z
come ……………………..
poi si prende un’altra Z
come ……………………
poi si prende una A
come ………………….
poi si mettono insieme
senza …………………..
senza …………………….
senza ……………………..
e si fa la gentilezza.

Potranno aiutarsi con le frasi e le parole del cartellone appeso in classe “Il giardino dei cuori gentili” o andare alla ricerca di sinonimi e contrari delle parole gentili; quest’ultima attività permetterà anche di ampliare il bagaglio lessicale degli alunni.

Ecco la produzione di un gruppo di alunni:
Per fare la gentilezza
si prende una G
come grazie;
poi si prende una E
come educazione;
poi si prende una N
come non litighiamo;
poi si prende una T
come ti perdono;
poi si prende una I
come insieme;
poi si prende una L
come letizia;
poi si prende una E
come empatia;
poi si prende una Z
come zero cattiveria;
poi si prende un’altra Z
come zero dispetti;
poi si prende una A
come aiuto, ascolto, armonia.

Poi si mettono insieme
senza rabbia
senza cattiveria
senza rancore, senza sgarbo, senza furia
e si fa la gentilezza.

Un acrostico per la Giornata mondiale della gentilezza

I bambini si sono divertiti a fare i poeti?

Allora possiamo proporre anche la creazione di un acrostico con il nome “gentilezza” o con l’aggettivo “gentile”: sarà un modo gioioso per collaborare con i compagni praticando la gentilezza.

Ecco la produzione di un piccolo gruppo:

Grazie
E prego
Non disturbano mai,
Ti ascolto e ti aiuto
Infondono
La voglia di stare insieme
E condividere momenti felici.

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