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Insegnare italiano per la prima volta in classe prima

Conoscersi, stabilire tempi e regole. Come impostare le prime lezioni di Italiano

Maestra che legge un libro con bambini seduti sul prato

Un inizio particolare

Quest’anno la riapertura della scuola prende il via con un carico doppio di ansia per tutti. Le nuove regole del distanziamento e i vari protocolli improntati al contenimento del Covid 19, sembrano stridere fortemente con la natura stessa dell’apprendimento scolastico che basa la sua efficacia sull’esperienza, sulla condivisione, sullo scambio reciproco.
L’uso della mascherina da parte degli insegnanti, ad esempio, taglia fuori tutta una serie di segnali mimico facciali determinanti per una buona e chiara comunicazione. Pensiamo solo al significato dei sorrisi, fonte immediata di consenso, di gratificazione e di incoraggiamento.
Se questa premessa è generalizzabile a tutte le classi, per la classe prima lo è ancora di più, perché questo è l’unico caso in cui alla scuola primaria non si parla di ripartenza, ma di partenza vera e propria.

Avere una prima

Avere una prima significa iniziare da zero e costruire tutte le condizioni affinché la classe diventi effettivamente nostra e porti con sé il positivo del nostro imprinting. Non si può sottovalutare il problema Covid, ma evitiamo di farne il centro delle nostre azioni e, con una dose di buon senso, facciamo in modo che i piccoli non ne siano terrorizzati o che le loro azioni spontanee non siano troppo inibite.

Conoscere gli alunni

Ogni classe finisce con l’avere una fisionomia specifica, delle dinamiche interne e delle caratteristiche proprie: perciò partiamo dal conoscere i nuovi alunni, farci conoscere e fare in modo che pian piano si costituisca un gruppo armonico. Conversiamo spesso con loro durante le prime settimane e interessiamoci alla loro vita. Chiediamo loro se hanno fratelli, cosa facciano nel pomeriggio, quali giochi preferiscano.

L’importanza dei tempi

L’altro grande obiettivo dei primi giorni di scuola, è quello di stabilire in modo armonico i tempi all’interno delle lezioni. In prima, e soprattutto nei primi mesi, i bambini si stancano presto e hanno momenti di attenzione molto brevi.
È opportuno concentrare nelle prime ore del mattino le attività che richiedono maggior impegno cognitivo come quelle legate all’approccio alla letto-scrittura. Dopo la ricreazione è bene dedicarsi ad attività più distensive come il disegno, il completamento, l’ascolto di una fiaba letta dall’insegnante, l’arricchimento lessicale.
I bambini si sentono più tranquilli e rassicurati se sanno prevedere cosa succederà: per questo, nei limiti del possibile, manteniamo costante lo schema temporale e i rituali dei nostri incontri.

Una lezione di Italiano in prima

Ecco come potrebbe essere organizzata una lezione del mattino:

  • Accoglienza degli alunni con saluti e brevissima chiacchierata
  • Introduzione tema del giorno
  • Attività di letto-scrittura
  • Disegno
  • Gioco o ascolto fiaba

Le regole che tutelano

I primi giorni di scuola sono importanti anche per stabilire le regole di convivenza, ciò che in aula e a scuola si può fare e ciò che non si può. Non pensiamo che questo reprima gli alunni: i miei sette anni di esperienza in prima, mi hanno confermato che i bambini si sentono al contrario protetti dal contenimento delle regole e, salvo eccezioni, le avvertono come una barra direzionale.
In accordo con i colleghi stabiliamo, ad esempio, come si svolge la ricreazione (sistemare e sgombrare il banco, fare i turni per recarsi in bagno, mangiare seduti, alzarsi per giocare, non correre per l’aula).

Le pause in tempi di COVID

Torneremo più avanti sul tema delle regole ma è il caso di dire quanto sia importante che i bambini acquisiscano presto l’abitudine di non alzarsi dal banco durante il lavoro. Siccome è però impensabile e controproducente che gli alunni non possano muoversi per tante ore, prevediamo delle cicliche pause dal lavoro (circa ogni ora), durante le quali i bambini indosseranno la mascherina ma potranno circolare liberamente per l’aula e recarsi dai compagni per una decina di minuti prima di rimettersi seduti ai banchi e riprendere il compito.

Mai impreparati

L’ultimo consiglio per il primo periodo di scuola è quello di non arrivare mai impreparati in aula ma organizzare e allestire prima i materiali e avere ben chiaro come si intende svolgere la lezione. Ciò non toglie che poi, puntualmente, i bambini portino verso nuove, diverse e imprevedibili direzioni, che la maggior parte delle volte dobbiamo assecondare, ma questa è un’altra storia!

Buon inizio a tutti!

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