Anche in un anno difficile come quello che si sta concludendo i docenti hanno fatto interessanti lavori con la classe. Leggiamo insieme l’esperienza di Maria Elena Marchini in una classe seconda.

Chi insegna Scienze sa che gli animali riscuotono sempre l’entusiasmo di tutti i bambini, mentre il mondo vegetale rischia di essere considerato un argomento meno avvincente.
Dopo l’esperienza della semina durante la DAD dello scorso anno (devo ammettere con risultati mediocri), quest’anno ho proposto ai bambini della classe seconda in cui insegno un lavoro che partisse dall’osservazione, proseguisse con la verbalizzazione di quanto osservato e si concludesse con la realizzazione di un libro. E così il libro, in corso d’opera, si è trasformato in un giornale.

I contenuti
Gli obiettivi disciplinari secondo i quali ho sviluppato il lavoro sono stati i seguenti:
- Osservare e analizzare il mondo vegetale attraverso le trasformazioni nel tempo.
- Verbalizzare, utilizzando il linguaggio specifico, le osservazioni e le esperienze.
- Rappresentare e descrivere parti, forme e funzioni dei vegetali.
I tempi
I tempi sono stati molto diluiti nel corso del’anno scolastico. Il lavoro di osservazione per Le stagioni delle piante è stato sviluppato in parallelo ad altri argomenti del percorso di Scienze. Iniziato nei primi giorni di scuola, è proseguito nel periodo invernale e si è concluso dopo Pasqua. Tutto il materiale prodotto è stato raccolto.
Il supporto dei testi
Ovviamente non tutte le conoscenze, per esempio la fotosintesi clorofilliana o la respirazione, hanno potuto essere esperite e serviva anche approfondirne il significato. Oltre a consultare il libro di testo e i materiali proposti in GuidaAgenda, abbiamo visionato brevi filmati e spezzoni di documentario.
Seminare e osservare
Abbiamo iniziato con la semina e l’osservazione del ciclo vitale della pianta, per consolidare le conoscenze acquisite lo scorso anno.
Esplorare le differenze
Abbiamo focalizzato quindi la nostra attenzione sulle diverse parti della pianta. Dal giardino della scuola abbiamo estirpato alcune piantine erbacee per scoprire le diverse forme dell’apparato radicale. Sempre esplorando il giardino i bambini hanno visto, toccato e elencato le differenze tra un fusto erbaceo e uno legnoso.

Osservare e classificare
Sicuramente l’osservazione e la classificazione delle foglie è stato il lavoro a cui i bambini si sono dedicati con più motivazione. Hanno voluto infatti realizzare un erbario sul quaderno in cui hanno classificato per forma e per tipo di margine le foglie raccolte durante le loro passeggiate. Ci sono state anche sottoclassificazioni arbitrarie con parametri scelti da loro: foglie di colore verde scuro, foglie di colore verde chiaro, foglie “grigine”, oppure foglie lisce e foglie pelose.
Osservare e riprodurre
Sul giornale ci siamo limitati a riportare le forme e le parti delle foglie. Infatti i bambini, dopo averle memorizzate grazie all’esperienza fatta, erano in grado di riprodurre le diverse forme, riconoscere e posizionare correttamente le parti della foglia. Naturalmente nessuno ha potuto osservare direttamente gli stomi, anche se un bambino particolarmente ingegnoso mi ha raccontato la procedura grazie alla quale gli “è sembrato di intravedere gli stomi”: osservando la foglia con una lente d’ingrandimento ponendola contro la luce di una lampadina.
La fotosintesi
Anche la fotosintesi clorofilliana, processo abbastanza complesso da interiorizzare, non è stata osservata direttamente ma ci siamo affidati alla visione di qualche filmato.
Ho avuto la conferma che la classe avesse ben compreso il concetto quando mi è stata proposta una similitudine che ho trovato molto interessante: “la foglia è come una cucina che prepara, grazie al sole, il cibo per la pianta”. E nei disegni dei bambini questa similitudine è stato messa in evidenza dalla presenza di panini, gelati, e pentole che “fumano all’interno della foglia”.

Obiettivo raggiunto
Grazie a questa attività, i bambini hanno potuto constatare come caducifoglie e sempreverdi abbiano comportamenti diversi nel corso delle stagioni, e come anche le piante sempreverdi perdano le foglie.
Si sono sentiti così motivati dalla ricerca e dall’osservazione, che hanno voluto coinvolgere le famiglie nel lavoro svolto dando vita a un curioso gioco/sfida: un cruciverba, anzi un “crucipianta”! Online, infatti, si trovano diversi generatori di cruciverba e noi abbiamo usato sulla LIM educolor.it. Lo abbiamo messo in ultima pagina, accanto alle considerazioni degli alunni sull’importanza delle piante. E, visto l’interesse e la partecipazione di tutti, stiamo già pensando al prossimo lavoro, magari dedicato al fiore…
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