Un video, immagini e qualche spunto per celebrare insieme a bambine e bambini la Giornata mondiale delle api.

Negli ultimi dieci anni le api sono diventate sempre più l’animale simbolo delle conseguenze negative causate dall’impatto delle attività umane e dei cambiamenti climatici sulla natura.
Dal 2018 il Word Bee Day, voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si celebra ogni anno il 20 maggio e si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle api e degli altri insetti impollinatori per la vita sul nostro Pianeta.
Ecco di seguito qualche spunto per vivere insieme a bambine e bambini questa giornata speciale.
Api in pericolo
Insetticidi, pesticidi, inquinamento, cementificazione e cambiamenti climatici mettono sempre più a dura prova gli insetti in generale, e gli insetti impollinatori come le api in particolare.
Vale la pena precisare ai bambini che le api sono diventate appunto un simbolo di questa situazione critica, anche perché da loro dipendono i settori produttivi legati all’apicoltura, ma ricordiamoci che non sono gli unici insetti in difficoltà.
L’importanza delle api e degli altri insetti impollinatori
Per riflettere con i bambini sull’importanza delle api e degli altri insetti impollinatori, potrebbe essere d’effetto partire da queste tre immagini presenti sul sito del progetto Bee Active.
È proprio il caso di dire che… parlano da sé!
Secondo i dati FAO, 71 delle 100 colture principali del mondo si riproducono grazie all’impollinazione. Più dell’80% delle coltivazioni destinate all’alimentazione umana dipende dal lavoro delle api.
Se il numero di api continuerà a diminuire, alimenti come pesche, castagne, mele, mandorle, ma anche zucchine, pomodori e tantissimi altri ortaggi saranno a rischio. Lo stesso vale anche per tanti altri prodotti insospettabili… come per esempio il latte, la cui produzione dipende dalle piante foraggere.
Ape, vespa o…?
Dopo aver chiarito l’importanza di questi insetti, potremmo chiedere ai nostri alunni se hanno mai visto un’ape da vicino, se sanno come si comporta, che cosa fa e magari… se hanno avuto qualche spiacevole esperienza con uno di questi insetti.
Dopo aver lasciato spazio ai vari interventi, mostriamo loro le fotografie di un’ape insieme a quelle di altri insetti simili e chiediamo ai bambini di individuare proprio l’immagine dell’ape.
Ad esempio:
- ape https://it.wikipedia.org/wiki/Apis#/media/File:Bee_Collecting_Pollen_2004-08-14.jpg;
- bombo https://it.wikipedia.org/wiki/Bombus#/media/File:Bumblebee_closeup.jpg;
- calabrone https://it.wikipedia.org/wiki/Vespa_crabro#/media/File:Vespa_crabro_Ifroz.jpg;
- vespa https://de.m.wikipedia.org/wiki/Datei:Nido_di_vespe.jpg;
- sirfide https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Milesia_semiluctifera.jpg.
Probabilmente le loro certezze vacilleranno un po’… La maggior parte di noi, infatti, tende a chiamare “ape” anche insetti che api non sono, prime fra tutte la vespa.
Mostriamo quindi l’immagine corretta e invitiamo gli alunni, da quel momento, ad allenare il loro spirito di osservazione quando si troveranno davanti un insetto che a prima vista sembrerà loro un’ape.
Informiamoli anche del fatto che, a dispetto di quanto si possa credere, le api non sono aggressive, anche perché non hanno nessun interesse a pungere. Pungono solo se non possono fare altrimenti e… una sola volta nella vita!
Il pungiglione, infatti, è dotato di piccoli uncini che, una volta penetrati, lo ancorano alla cute del soggetto punto. Quando l’ape poi vola via, il pungiglione rimane saldamente al suo posto, strappandosi dal corpo dell’animale, che muore.
In azione… durante la Giornata mondiale delle api
Un’azione semplice e concreta che potremmo proporre agli alunni è quella di seminare, nel giardino della scuola o anche in semplici cassette, un pascolo per le api.
Si tratta di seminare piante i cui fiori siano particolarmente graditi alle api, in modo da contribuire al loro nutrimento.
Sono ormai disponibili in commercio diversi mix di sementi appositamente preparati. Un suggerimento potrebbe essere quello di seminare calendula, grano saraceno, fiordaliso, aneto e facelia.
Posizionare vicino ai fiori un vassoietto con uno strato sottile di acqua potrà ulteriormente aiutare gli insetti, che verranno così facilitati nell’approvvigionamento idrico nei periodi secchi e caldi. Questo fatto potrà incuriosire i bambini, perché generalmente non siamo portati a pensare che gli insetti bevano.

Le api hanno bisogno di acqua per sopravvivere, ma anche per diversi altri motivi, come la regolazione della temperatura all’interno dell’alveare, tramite evaporazione.
Tra le operaie vi sono api con lo specifico compito di raccogliere l’acqua: le api acquaiole. L’acqua viene aspirata tramite la ligula, la stessa speciale “proboscide” con cui questi insetti succhiano il nettare.

Le api saranno ancora più contente se l’acqua del nostro abbeveratoio sarà… sporca! Preferiscono infatti acque con una buona dotazione di sali minerali. Potremmo perciò provare a inserire un po’ di terra e residui vegetali all’interno dell’abbeveratoio.
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