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Quale robot a scuola?

Spesso ci si chiede che cosa utilizzare per fare robotica educativa alla scuola primaria. Per rispondere alla domanda «Quale robot a scuola?» cercheremo di indicare alcuni principi generali di cui tener conto, validi per i robot educativi presenti oggi sul mercato e anche per quelli che arriveranno.

Quale robot a scuola?

In un precedente articolo abbiamo visto com’è fatto un robot. Le possibilità di un robot dipendono sostanzialmente da due fattori:

  • gli elementi che lo costituiscono;
  • come può essere programmato.

Questo significa, ad esempio, che per rilevare l’umidità circostante il robot dev’essere dotato di un sensore di umidità. O dev’essere possibile aggiungerlo facilmente.

Mentre, se vogliamo far accelerare o decelerare un robot, il suo linguaggio di programmazione deve consentire di variare la velocità di rotazione dell’albero motore collegato alle ruote.

La programmazione del robot

La maggior parte dei robot educativi è equipaggiata con una scheda a micro-controllore in grado di eseguire un solo programma alla volta. Tale programma viene solitamente composto su computer (oppure su smartphone/tablet) e poi trasmesso al robot.

L’ambiente di programmazione può essere un sito web oppure un’app. Non tutte le app sono disponibili sia per Android che per iOS. Meglio verificare prima e controllare inoltre se sono app aggiornate di frequente.

Ovviamente, per la scuola primaria è da preferire un ambiente di programmazione visuale a blocchi.

Esempio di programmazione visuale a blocchi

La compatibilità con Scratch o con mBlock è sicuramente un punto a favore.

Alcuni robot sono dotati di una serie di tasti per la programmazione “on-board”, caratteristica che li rende adatti agli alunni più piccoli.

Robot Bee-bot per la scuola primaria.
Bee-Bot® di TTS Group

Altri sfruttano i sensori di colore per una programmazione facilitata.

Ozobot robot per la scuola
Ozobot® di Ozo EDU

Ultima cosa, ma non meno importante, è la possibilità di aggiornare il firmware del robot, cioè il software interno.

Robot a scuola: il problema della complessità

Sensori ed attuatori sono fondamentali per poter creare attività di robotica educativa. Troppi elementi, però, oltre ad aumentare il costo, aumentano anche la complessità di utilizzo.

Alcuni robot sono realmente espandibili, ma richiedono una notevole competenza tecnica.

Bot’n Roll® ONE A di SAR – Soluções de Automação e Robótica

Altri presentano una serie di accessori che consentono di espandere il robot in maniera facilitata.

mBot® di MakeBlock

Per scegliere il robot giusto da usare a scuola si dovrebbe quindi avere già in mente le attività di robotica educativa che si vorrebbero fare.

Perché, per esempio, è piuttosto difficile aggiungere una penna o un pennarello a un robot se non è stato costruito per questo scopo.

Mind® di Clementoni

L’alimentazione del robot

A livello scolastico la quasi totalità dei robot viene alimentato a batteria. Alcuni sono dotati di batteria interna (un po’ come gli smartphone) e non sempre è possibile sostituirla con facilità.

Anche il processo di ricarica è importante per la gestione dei robot a scuola (è brutto trovarsi con i robot scarichi mentre si fa lezione…). Alcuni robot presentano stazioni di ricarica che consentono di ricaricarne contemporaneamente più di uno.

Conclusioni

L’esperienza insegna che un robot va provato.

Non esiste il miglior robot educativo in assoluto. Esistono molto buoni prodotti con i quali è possibile eseguire particolari attività.

L’esperienza e l’intuito del docente, uniti ai consigli di colleghi che già fanno robotica educativa a scuola, permetteranno di scegliere il robot più adatto ai propri scopi.

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