Il blog di didattica per la scuola primaria
banner

Insegnare e apprendere l’Italiano L2 alla scuola primaria

Conoscono l’italiano, lo parlano, imparano a leggerlo e a scriverlo manifestando un’adeguata competenza di base: sono i bambini di origine straniera nati in Italia. Ma quali sono i loro reali bisogni linguistici?

Il contributo di Gaia Edizioni Scuola in un convegno organizzato in concomitanza con la Settimana della lingua italiana nel mondo di ottobre.

Insegnare e apprendere l’Italiano L2

Nell’ambito della XXII edizione della Settimana della lingua italiana nel mondo, Gaia Edizioni Scuola organizza il convegno “Parole per il Mondo. L’Italiano come strumento per il mio futuro. Insegnare e apprendere l’Italiano L2 nella scuola primaria”.

Il numero degli alunni con cittadinanza straniera che frequentano la scuola primaria italiana è costantemente in crescita, anche se in misura minore rispetto ai decenni passati. Ma oggi, secondo le ultime analisi condotte dal Ministero dell’Istruzione, la percentuale maggiore di alunni con cittadinanza non italiana alla scuola primaria è costituita da bambini nati in Italia da genitori stranieri, le cosiddette seconde generazioni, che hanno superato il 60% del totale.

Stranieri di seconda generazione

Sono i bambini nati e cresciuti in Italia, dove frequentano la scuola fin dalla prima infanzia, ma anche di bambini che, sebbene nati in Italia, sono vissuti nel loro Paese di origine magari fino all’inizio della scuola primaria e che hanno quindi gli stessi problemi con la lingua italiana di chi è nato all’estero.

Tra coloro che sono nati in Italia, inoltre, non tutti possono contare su contesti familiari socialmente e linguisticamente integrati, in cui si conosce e si parla italiano.

Profili trasparenti

I bisogni dei bambini di origine straniera e le loro difficoltà nell’integrazione scolastica e nell’apprendimento della L2 sono poi influenzati da ulteriori variabili, per esempio le caratteristiche della lingua e cultura di origine, o il contesto di vita in cui si pratica l’italiano solo in modo essenziale.

In una fase contrassegnata dalle numerose emergenze cui la scuola è chiamata a far fronte, i profili linguistici e cognitivi di questi bambini rischiano di risultare “trasparenti”. 

Il convegno

Proprio per mettere a fuoco i bisogni linguistici ed educativi dei bambini di origine straniera e al fine di formulare risposte didattiche efficaci, Gaia Edizioni Scuola organizza il convegno “PAROLE PER IL MONDO. L’Italiano come strumento per il mio futuro. Insegnare e apprendere l’Italiano L2 nella scuola primaria”.

La prospettiva dei diversi temi trattati riguarderà in modo particolare gli alunni stranieri di seconda generazione che oggi costituiscono la maggioranza alla scuola primaria italiana.

Il convegno si svolgerà nell’ambito della XXII edizione della Settimana della lingua italiana nel mondo, dedicata quest’anno a “L’italiano e i giovani”. 

Si terrà il 22 ottobre 2022, dalle ore 9 alle ore 13, presso il Teatro dell’Istituto Comprensivo “Francesco Cappelli”, in Via Giacosa 46 a Milano.

I relatori

Sono previsti gli interventi di alcuni tra i più accreditati esperti in tema di accoglienza multiculturale e didattica L2:

  • Graziella Favaro, pedagogista del Centro COME di Milano;
  • Maria G. Lo Duca, docente di Lingua italiana e di Didattica dell’Italiano, Università di Padova;
  • Maria Cristina Peccianti, esperta di didattica italiano L2;
  • Vera Zanette e Diana Vedovato, insegnanti di Italiano come prima e seconda lingua; 
  • Francesco Muraro, dirigente I.C. “Francesco Cappelli”.

In occasione del convegno verrà presentata la pubblicazione “Parole per il mondo-Più” – quaderni di lavoro e guida docente – di Maria Cristina Peccianti, Diana Vedovato, Vera Zanette.

Condividi


Precedente:
Successivo: