Dopo i consigli sull’organizzazione dello spazio, in questo nuovo articolo vedremo come organizzare il tempo a scuola.

Perché organizzare il tempo a scuola?
Organizzare il tempo significa creare routine chiare, prevedibili ed evidenti.
Un tempo strutturato fornisce modi concreti per comunicare successioni temporali e aiuta gli alunni a comprendere meglio ciò che li circonda.
Questo favorisce il benessere psico-fisico del bambino e può ridurre, anche di molto, la comparsa dei comportamenti-problema che spesso possono causare difficoltà nella relazione e nell’apprendimento.
Si agevola, inoltre, il coordinamento con gli altri docenti del team che possono prevedere/predisporre attività “inclusive” nei momenti in cui il bambino DVA è probabilmente più predisposto a collaborare.
A scuola nulla va lasciato al caso!
Organizzare il tempo con i compagni
Le attività con i compagni devono essere ben organizzate e si possono alternare momenti di lavoro individuale con momenti diversi. Vediamo di seguito alcune opzioni.
Il grande gruppo o il piccolo gruppo (massimo 3 bambini).
La consegna di materiali amati da bambine e bambini, da usare nel gioco cooperativo con i compagni.
Creazione di routine nelle attività con tempi brevi e preordinati. Per esempio si può utilizzare la ricreazione per proporre un semplice gioco ai bambini.
La ricreazione rientra all’interno della routine fissa, ma per il nostro alunno DVA può essere spostata di qualche decina di minuti con un tempo variabile, a seconda della predisposizione giornaliera dell’alunno.
Se quel giorno l’alunno non è interessato, possiamo proporre un gioco da fare in piccoli gruppi. Un’attività molto semplice, di pochi minuti (il lancio della palla).
Se, al contrario, è particolarmente predisposto alle relazioni, allora possiamo coinvolgerlo anche per dieci minuti in un domino o in un gioco da tavola più impegnativo.
Organizzare il tempo per la didattica
Quando sappiamo che i tempi del bambino sono brevissimi, è opportuno:
- alternare il lavoro con attività fisiche o momenti di distensione;
- usare un timer da cucina che visualizzi concretamente lo scorrere del tempo;
- usare i calendari e agende visive per favorire il controllo della situazione diminuendo così l’incertezza.
Di seguito alcuni esempi di modalità che consentono di aumentare la prevedibilità degli eventi attraverso supporti visivi (simboli, foto ecc.).
La scadenza della giornata
I calendari: sono d’uso comune e si trovano in diversi ambienti e in diversi formati. Indicano il giorno, il mese e l’anno. Possono aiutare l’alunno a organizzare la sua vita, a comprendere il concetto di sequenza e di tempo dando un’informazione più ricca.

Con i calendari si possono comunicare i giorni di scuola, le attività previste per ogni singolo giorno e quelle straordinarie, le uscite e soprattutto quando arriva una persona nuova.
I calendari si possono realizzare davvero in tantissimi modi: dai più semplici con oggetto reale o foto e quelli più complessi e articolati con simboli e scritte.
Ogni bambino e ogni bambina, insomma, può avere il suo calendario della giornata a seconda delle proprie abilità, competenze ed esigenze.
Le agende visive servono invece per rendere visiva una parte della giornata, per esempio la mattina, e informano sulla presenza di attività nuove o di cambiamenti (come il calendario ma più nello specifico).
L’agenda visiva rende chiara la successione degli eventi che accadono in un tempo breve (la mattinata).
Ogni volta terminata un’attività viene tolto il cartellino e riposto nel contenitore in basso, un gesto ripetitivo che introduce l’alunno al concetto di “finito”.
Con lo svolgersi delle attività, la sua agenda visiva si riduce e questo fa aumentare il suo senso di controllo e di sicurezza favorendo l’autonomia e riducendo la frustrazione.
Anche in questo caso vi sono svariati modi per rappresentare il tempo e le attività che gli alunni e le alunne devono fare. In base alle capacità di ognuno, si possono usare oggetti reali, foto, disegni e simboli o miste.
Segna prima e dopo
Si tratta di schede che vengono utilizzate con bambini che hanno difficoltà a rimanere sul compito. Permettono loro di avere una prospettiva delle attività da svolgere in un determinato momento. Inoltre, permettono di lavorare sull’aspetto motivazionale.

Conclusioni
Un’educazione strutturata del tempo e dello spazio è una sorta di cornice educativa essenziale perché:
- riduce l’ansia;
- rassicura;
- orienta verso gli stimoli salienti;
- favorisce il benessere psicofisico e riduce i comportamenti problema;
- favorisce lo sviluppo del “senso del tempo”: cosa accade prima, cosa si farà dopo e cosa facciamo adesso.
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