Il blog di didattica per la scuola primaria
banner

Educazione alla sostenibilità

Studiare un oggetto del mondo reale può aiutarci a spiegare ai bambini i concetti di rinnovabilità delle risorse e di sostenibilità.

Educare alla sostenibilità

Proviamo a prendere in esame uno o più oggetti che si usano normalmente a scuola, meglio se presenti in classe (banchi, sedie, libri o anche una semplice penna biro).

Oggetti in classe scolastica

Possiamo osservare che qualsiasi oggetto è composto da materiali, spesso di diverso tipo.

Classificazione dei materiali

Materiali di origine naturale

Sono ricavati direttamente dalle materie prime, talvolta in seguito a lavorazioni. Se le materie prime sono sottoposte a processi di modifica che ne cambiano profondamente la struttura, si parla di materiali artificiali.

  • Biologici (vegetali come la carta, il legno, il cotone… oppure animali come il pellame, la seta…).
  • Minerali (come la pietra, i metalli, il vetro…).

Materiali di origine sintetica

Derivano da polimeri (molecole di grandi dimensioni) ottenuti per sintesi chimica (es. plastica, fibre tessili sintetiche ecc.).


In questo video il processo di realizzazione della carta fatta a mano. La carta è un materiale artificiale.

Materie prime e risorse naturali

I materiali non sono direttamente disponibili in natura; non troviamo un barra di ferro, una tavola di compensato o un foglio di carta! Quindi da cosa partire per costruire un banco o una sedia?

Per ottenere i materiali si parte dalle materie prime, che rappresentano l’elemento “base” dei materiali.

Ma da dove vengono le materie prime?

La fonte delle materie prime sono le risorse naturali, che possiamo suddividere in risorse rinnovabili e risorse non rinnovabili.

Una risorsa rinnovabile è una risorsa naturale che, in relazione alla durata media della vita umana, si può rigenerare in un lasso di tempo ragionevole.

Quando si parla di sostenibilità ci si riferisce proprio al fatto di utilizzare le risorse naturali in maniera tale che possano avere il tempo di rinnovarsi.

La sostenibilità può essere certificata. Il marchio PEFC, ad esempio, indica che il materiale di origine arborea di un certo oggetto proviene da una foresta gestita in linea con i più severi requisiti ambientali, sociali ed economici.

Molti libri, oggi, sono stampati su carta certificata PEFC.

Vengono considerate risorse rinnovabili:

  • l’energia solare (irraggiamento);
  • l’atmosfera;
  • le risorse idriche e biologiche  (acqua, mondo animale e vegetale);

Mentre vengono considerate risorse non rinnovabili:

  •  le risorse geotermiche (calore);
  •  i minerali metalliferi e non metalliferi;
  •  i giacimenti di idrocarburi (carbone, petrolio, gas naturale).

Sostenibilità e vita degli oggetti

Quando un oggetto non viene più utilizzato diventa un “rifiuto”.

La destinazione dei rifiuti può essere molto diversa. Principalmente un rifiuto può essere:

  • riciclato;
  • incenerito;
  • stoccato in discariche.

La gestione dei rifiuti rappresenta uno dei grandi problemi dell’umanità. Una possibile soluzione è quella di … non creare rifiuti (o crearne di meno).

Per non creare rifiuti ci sono tre strade:

  • il riutilizzo;
  • la riparazione;
  • la rifabbricazione (in breve, significa smontare un oggetto e ripristinarlo, eventualmente sostituendone alcune parti per riportarlo a nuova vita.)

Guardando agli oggetti che utilizziamo a scuola:

  • quali sono “usa e getta” e quali sono invece riutilizzabili?
  • quali si possono facilmente riparare o rifabbricare?
Condividi


Precedente:
Successivo: