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I miti raccontati dai bambini

Lo studio della storia e delle grandi civiltà del passato ci consente di coinvolgere le alunne e gli alunni in semplici attività, a metà tra flipped classroom e peer teaching. Come? Invitandoli a rivestire il ruolo di docenti per raccontare ai compagni nuove e appassionanti vicende.

I miti raccontati alla scuola primaria

Un progetto basato sui miti raccontati dai bambini può essere un’occasione per sperimentare metodologie di apprendimento attivo e per promuovere nelle alunni e negli alunni lo sviluppo delle cosiddette  soft skill.

Sappiamo bene che trovarsi a parlare ad una platea distratta e rumorosa è molto frustrante. Se i bambini si troveranno in questa situazione, noi adulti trarremo spunto per farli riflettere su questo aspetto. Li vedremo diventare spontaneamente più rispettosi e silenziosi mentre ascoltano e più coinvolgenti quando espongono.

I miti dell’antica Grecia sono racconti fantastici, tra la favola e la fiaba, che stanno alla base della cultura europea e che si ritrovano nei dipinti del Rinascimento o in alcuni modi di dire e proverbi ancora in uso. Ne è un esempio la celebre espressione “la speranza è l’ultima a morire” che si rifà appunto al mito di Pandora.

Ed ecco com’è nata l’attività che abbiamo proposto a metà del percorso di studio della civiltà greca.

Non è la prima volta che chiediamo alle alunne e agli alunni di preparare un’esposizione; come sempre hanno accettato volentieri di mettersi in gioco.

Preparazione

Per entrare in argomento e dare alla classe un’immagine anche “visiva” degli inquilini dell’Olimpo, abbiamo proposto la visione del cartone animato “Hercules” della Disney.

Noi “boomers” siamo molto affezionati a questo genere cinematografico e trattandosi di un lungometraggio piuttosto datato, solo un paio di loro ne aveva sentito parlare.

Ovviamente il tema mitologico è trattato in modo molto divertente ma sempre piuttosto “rigoroso” nelle caratterizzazioni che ben esprimono l’umanità attribuita alle antiche divinità dai greci. Il film è stato visto un po’ alla volta, nell’arco di tre giorni, sempre all’inizio del pomeriggio, al rientro dalla pausa pranzo.

Abbiamo poi detto ai bambini che avrebbero ricevuto il testo di un mito dell’antica Grecia da leggere e da raccontare ai compagni. 

Abbiamo chiarito che non era da imparare a memoria e che avrebbero potuto portare il foglio all’esposizione come supporto alla memoria.

Ovviamente è stata nostra cura reperire testi adeguati alla loro età e distribuirli tenendo conto delle loro competenze.

I testi più lunghi e complessi sono stati affidati ad una coppia, i più fragili hanno ricevuto un testo da noi semplificato e i nostri alunni speciali ci hanno stupiti con una drammatizzazione del mito legato al nome della città di Atene.

Lavoro a casa

Ricevuto il materiale, i bambini hanno avuto qualche giorno per prepararsi e per programmare la loro esposizione.

Come sempre, noi insegnanti abbiamo creato un powerpoint con una slide per ogni mito; questo supporto visivo gratifica molto i bambini che sono chiamati ad esporre e aiuta chi ascolta ad ancorare l’attenzione.

I Miti che abbiamo proposto ai bambini sono stati:

  • il dono del fuoco (Prometeo);
  • il vaso di Pandora;
  • Persefone e la nascita delle stagioni;
  • la tela di Aracne;
  • Eco e Narciso;
  • Bellerofonte e il cavallo alato;
  • Giasone e il vello d’oro;
  • Re Mida;
  • le avventure di Perseo e Medusa;
  • il carro del sole e la Via Lattea;
  • il mito di Pigmalione e Afrodite;
  • Eros e Psiche;
  • il nome della città di Atene;
  • gli oracoli delle Sibille.

Esposizione: i miti raccontati dai bambini

Mediamente, abbiamo ascoltato tre miti al giorno, al termine della lezione, per rilassarci un po’. 

Dopo ogni esposizione abbiamo dedicato qualche minuto per scoprire quale fosse l’insegnamento morale o “scientifico” nascosto nel mito appena ascoltato. Spesso si è offerta l’occasione per arricchire il lessico e “giocare” con l’etimologia, scoprendo l’antica origine di alcune parole ancora in uso.

A volte la conversazione o l’esposizione si sono prolungate, altre volte un alunno non è riuscito a svolgere il proprio lavoro nei tempi che si era prefissato, facendo slittare un’esposizione. Nessun problema, anche questo fa parte della vita e, anzi, è stata un’occasione per sperimentare l’importanza di avere capacità di adattamento e flessibilità.

Miti alla primaria: verifica e valutazione

Le nostre osservazioni hanno accompagnato tutte le fasi di lavoro dei bambini ma il nostro intervento è stato necessario solo per supportare il gruppo più fragile, che, con gli opportuni accorgimenti, ha svolto la sua esposizione con una certa sicurezza e autonomia, al pari degli altri.

Al termine di tutte le esposizioni, abbiamo chiesto ai bambini di valutare con un punteggio da 1 a 4 le esposizioni a cui hanno assistito; a parte hanno poi auto-valutato il loro gruppo.

Il gradimento è stato piuttosto alto in entrambe le valutazioni con grande soddisfazione di tutti: da parte nostra riteniamo che l’obiettivo sia stato pienamente raggiunto da tutti.

Mito di Atene raccontato dai bambini

In breve

Il lavoro sui miti raccontati dai bambini ha coinvolto molti aspetti dell’apprendimento. Vediamoli in dettaglio.

  • Discipline coinvolte: Arte, Italiano, Storia.
  • Metodologie: flipped classroom,  cooperative learning, lezione partecipata, peer teaching.
  • Soft skill: ascolto attivo, autocontrollo, comunicazione efficace, cooperazione, flessibilità, gestione del tempo, gestione della leadership condivisa, intelligenza emotiva, negoziazione e gestione dei conflitti, lavorare in team (per chi era in coppia), pianificazione del lavoro, seguire istruzioni.
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