È possibile programmare mondi 3D in realtà virtuale e aumentata con la stessa facilità con cui si programma Scratch? La risposta è sì, grazie a CoSpaces. E, sempre con CoSpaces, possiamo fare coding e apprendere.

Apprendimento in mondi 3D
Le tecnologie legate alla realtà aumentata (AR) e alla realtà virtuale (VR) si stanno rapidamente diffondendo anche in campo scolastico.
La possibilità di sovrapporre informazioni al mondo reale o di entrare in mondi interamente virtuali apre interessanti prospettive sia per le discipline STEM sia per quelle umanistiche.
La fortuna di queste tecnologie dipende in gran parte dalle applicazioni e dai dispositivi esterni che saranno disponibili sul mercato (visori 3D, occhiali “smart” ecc.).
Un altro capitolo, invece, riguarda la possibilità di creare “in proprio” nuove applicazioni 3D.
Gli ambienti per il coding più diffusi a scuola, come Scratch, consentono infatti di realizzare agevolmente progetti in due dimensioni, ma non in tre.
Esistono ovviamente anche “motori” grafici per la creazione di contenuti interattivi in tre dimensioni, ma il loro utilizzo è piuttosto complesso.
Coding con alla scuola primaria con CoSpaces
Una piacevole eccezione è rappresentata da CoSpaces, un ambiente di sviluppo per creare, programmandoli, mondi 3D interattivi in realtà aumentata e virtuale.

Cospaces può essere utilizzato tramite un browser, quindi senza installazione, oppure scaricato come app per tablet Android o iOS oppure per ambiente Microsoft.
In entrambi i casi è necessaria una connessione a Internet attiva durante l’utilizzo.
Ciò che rende CoSpace semplice e versatile è il fatto che può essere programmato mediante blocchi a incastro stile Scratch, oppure utilizzando linguaggi di programmazione “testuale” (TypeScript e Python).

Come in Scratch, anche in CoSpaces esiste una libreria con un’ampia gamma di sprite e ambienti già preparati. Quindi diamo spazio alla creatività!

Anche in CoSpaces i progetti realizzati possono essere condivisi con altri utenti.

Esempi dal web
Ti segnaliamo queste due interessanti proposte didattiche pubblicate nella rivista online Bricks:
- Imparando sperimentando – CoSpaces & Thinglink VR di A. Hulsebosch
- Tra coding e realtà virtuale, per una didattica innovativa di C. Bralia, M. R. Manzoni, M. Maddalena, R. Zaccuri
CoSpaces: realtà virtuale e realtà aumentata
Le applicazioni create con CoSpaces possono essere esplorate sia con visori 3D veri e propri, sia con soluzioni “ibride” attraverso uno smartphone, quali, ad esempio, Google Cardboard.
La realtà aumentata più essere esplorata visualizzando le applicazioni CoSpaces tramite dispositivo mobile.
CoSpace è inoltre compatibile con Merge Cube e questo rende possibile realizzare applicazioni per un apprendimento interattivo e multisensoriale.
Le possibilità di impiego nella scuola primaria sono quindi numerose, specie tenendo conto che sempre più aule sono attrezzate con digital board di nuova concezione.
Costi
Sostanzialmente, per usare CoSpaces si può scegliere tra due tipi di licenza.
La prima, “BASIC”, è gratuita e consente l’accesso a una versione limitata dell’ambiente di programmazione.
La seconda, “PRO”, è a pagamento e consente l’accesso alla versione completa.
Il costo annuale varia a seconda del numero di studenti che si possono aggiungere.
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