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Lo storytelling nel CLIL con la tecnica di narrazione Kamishibai

Lo storytelling è una tecnica di comunicazione che coinvolge la narrazione di storie ed è estremamente efficace nella scuola primaria, poiché i bambini adorano le storie e rispondono bene a esse. Una tecnica che può essere utilizzata in una vasta gamma di contesti, tra cui il CLIL.

Lo Storytelling nel CLIL con la tecnica di narrazione Kamishibai

In un precedente articolo sulle tecniche per l’insegnamento della lingua inglese abbiamo già accennato allo storytelling. Utilizzando lo storytelling con Kamishibai nel CLIL, gli insegnanti possono creare un ambiente di apprendimento coinvolgente e significativo che promuove lo sviluppo non solo delle competenze linguistiche, ma anche di quelle disciplinari degli alunni.

Per fare un esempio, se vogliamo introdurre un argomento di scienze quale il corpo umano, una possibile storia da proporre potrebbe essere Frankenstein. Qui il link al video della storia:

(Il video è tratto da questa pagina).

In tal senso, la storia diventa un’opportunità per imparare e praticare la L2 ma allo stesso tempo introduce lessico specifico e strutture linguistiche relativi alla lingua disciplinare che rimandano alle parti del corpo umano, utili per l’apprendimento dei contenuti di scienze.

Sul piano dell’apprendimento linguistico, dopo aver raccontato la storia, si possono proporre attività che stimolino la comprensione del contenuto e della lingua. Queste attività possono includere domande di comprensione, giochi di ruolo, drammatizzazione del testo e più in generale attività di gruppo. Per quanto concerne l’apprendimento dei contenuti disciplinari di scienze, la storia potrebbe aprire alla proposta di un laboratorio scientifico, per esempio assemblare i vari organi, magari precedentemente preparati dai bambini, all’interno di una sagoma del corpo umano.

Storytelling con il Kamishibai

Il Kamishibai, “teatro di carta” o “teatro di immagini”, è una forma tradizionale giapponese di narrazione visiva che utilizza delle tavole narrative mobili, illustrate – immagini disegnate su cartoncini con il testo scritto sul retro – poste in sequenza all’interno di un teatrino di legno, il butaï. Questa tecnica, che attrae l’attenzione degli ascoltatori grazie all’abilità recitativa e performante del narratore che cura l’uso della voce, è particolarmente adatta per coinvolgere i bambini nell’ascolto e narrazione di storie condivise coralmente e, oltretutto, per creare momenti di apprendimento sociale e cooperativo.

Come può essere impiegato il Kamishibai nel CLIL?

Il Kamishibai può essere un ottimo strumento da utilizzare nel CLIL per integrare l’insegnamento di una materia curricolare con l’apprendimento della lingua straniera. Ecco alcuni modi in cui questa tecnica può essere impiegata efficacemente nel contesto CLIL.

Raccontare storie legate al contenuto della materia di insegnamento

Si può optare per storie scelte tra quelle disponibili in commercio, appropriate per l’età e il livello di comprensione dei bambini della classe, oppure si può dare spazio alla fantasia e creatività di questi ultimi e inventarne di nuove, ad hoc, sviluppando un progetto comune.

Nella seconda ipotesi, si procederà a preparare le tavole narrative con immagini colorate e vivaci che rappresentano i momenti chiave della storia da raccontare. Se non lo si possiede già si può costruire il butaï (teatrino Kamishibai) utilizzando cartone, legno o altri materiali disponibili. Il teatrino dovrebbe avere uno spazio per inserire le tavole narrative e un piano inclinato in modo che le immagini siano visibili agli spettatori.

Introdurre nuovi concetti o vocaboli

In modo coinvolgente e visivo. Le tavole narrative che mostrano immagini e parole chiave relative al contenuto della lezione, aiutano gli alunni a comprendere e memorizzare meglio i contenuti.

Stimolare la discussione e la riflessione

Dopo aver raccontato una storia con il Kamishibai, si possono incoraggiare gli alunni a discutere e a riflettere sul contenuto della storia, ponendo loro domande che li spingano a pensare criticamente e a fare connessioni tra la storia e i contenuti disciplinari.

Promuovere l’interazione linguistica

Il Kamishibai offre l’opportunità di praticare e sviluppare le abilità linguistiche in modo naturale e contestuale. Durante il racconto della storia, questa tecnica narrativa incoraggia gli studenti a partecipare attivamente, facendo domande, esprimendo opinioni e descrivendo ciò che vedono.

Creare attività di follow-up

Dopo il racconto della storia, si possono creare attività che coinvolgano gli studenti nell’esplorare ulteriormente il tema della storia. Ad esempio, scrivere una breve composizione sulla storia, creare un disegno ispirato alla storia o recitare una scenetta basata sulla storia, lavorando in piccoli gruppi.

Integrare cultura e lingua straniera

Utilizzando il Kamishibai per raccontare storie che rappresentano la cultura del paese in cui si parla la lingua straniera, si aiutano gli studenti a sviluppare una comprensione più profonda della cultura e della lingua. Questo può includere storie folcloristiche, leggende tradizionali o racconti popolari del paese in questione.


Conclusioni

In definitiva, il Kamishibai può essere un prezioso strumento didattico nel CLIL, poiché combina efficacemente l’insegnamento della lingua straniera con l’apprendimento della disciplina non linguistica in modo coinvolgente e significativo.

Per ulteriori approfondimenti sull’origine e potenzialità della tecnica di narrazione con il Kamishibai si rimanda a questa pubblicazione.

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